22 Giugno 2018

Web Reputation: cos’è e perché è importante

 

Per un’azienda o per una singola persona la web reputation, la reputazione online, può giocare un ruolo centrale nel proprio successo o nel proprio insuccesso.

La nostra web reputation può essere determinata dai servizi che offriamo, dai prodotti che vendiamo, dalle nostre competenze ed anche e soprattutto da come comunichiamo le informazioni che ci riguardano.

La web reputation – ovvero quell’attività che monitora quanto viene detto online su un determinato prodotto, un progetto, un evento, un servizio, una competenza specifica – è quell’elemento in grado di determinare la soddisfazione di un cliente, se riferita ad un’azienda, o di un potenziale datore di lavoro, se riferita ad una singola persona.

È da questa specifica definizione che si delineano sostanzialmente due grandi ambiti di sviluppo, analisi, gestione e monitoraggio della reputazione online:

  • Una web reputation aziendale
  • Una web reputation personale

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Le aziende e la gestione della reputazione online

La web reputation aziendale segue 4 principi cardine grazie ai quali è possibile strutturare modelli di business, costruire strategie di comunicazione e potenziare la presenza online dell’azienda. Conoscere questi 4 principi serve a non commettere errori in un ambito molto delicato, spesso sottovalutato.

  1. I contenuti sono pubblici e a scriverli sono gli utenti
    Quello che i nostri clienti (nel caso di un negozio online), dipendenti (nel caso di un’impresa) e ospiti (nel caso di un albergo o di un ristorante) scrivono online non può essere cancellato. Per questa ragione, soprattutto nel caso di brand reputation, è necessario prestare molta attenzione ai feedback ricevuti, che potrebbero coinvolgere e influenzare altri utenti. Ad esempio, i potenziali clienti condizionati da recensioni negative potrebbero rinunciare all’acquisto di prodotti e servizi.
  2. Gli spazi virtuali sono aumentati
    Con l’avvento e la diffusione dei social network i luoghi virtuali da tenere sotto controllo per un’azienda sono aumentati. Soprattutto se si decide di farne parte. Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Google plus, WeChat sono piazze virtuali in cui gli utenti si scambiano opinioni e, influenzandosi vicendevolmente, potrebbero esporre aziende, prodotti e servizi a critiche. Per queste ragioni monitoraggio la web reputation è necessario, oltre che indispensabile.
  3. La valorizzazione delle risorse
    Un’azienda che decide di promuovere un servizio o vendere un prodotto – e per farlo, ad esempio, ha scelto un marketplace online – si troverà indiscutibilmente a gestire situazioni in cui la propria web reputation è messa a dura prova. Per farlo è necessario lavorare alla valorizzazione del proprio sito ufficiale e dei propri profili social e, al tempo stesso, amplificare i propri punti di forza.
  4. Intervenire o non intervenire?
    C’è una regola che i web reputation manager, ovvero chi analizza e gestisce l’immagine aziendale sulla rete e sui social media, consigliano tassativamente di seguire: prima di decidere se intervenire o meno è necessario definire nel dettaglio un processo di analisi dei dati a disposizione, l’incidenza degli stessi sulle attività online dell’azienda e di conseguenza la definizione delle modalità di intervento.

 

La web reputation personale

La cura della reputazione online non è solo importante per le aziende. Lo è anche a livello personale, al fine di promuovere al meglio le proprie capacità e potenzialità.
Una solida web reputation personale rappresenta, ad esempio, un vantaggio per la ricerca di lavoro, per la promozione di un progetto personale o, per i freelance, per la vendita di un servizio. In questo caso, la definizione più appropriata di web reputation è personal branding.

 

I punti fermi della web reputation personale

Accanto ai 4 principi da tenere in considerazione in quel processo di costruzione della reputazione online, la reputazione web individuale può essere costruito seguendo un percorso tracciato da 3 punti fermi.

  1. Avere un marchio identificativo
    Creare e gestire un proprio marchio personale, non necessariamente materiale, può aiutarci a far percepire positivamente la nostra immagine nei diversi contesti in cui la proponiamo.
  2. L’importanza di fare rete
    La valorizzazione del nostro marchio e delle nostre potenzialità passa da quello che viene definito networking, ovvero il capitale di contatti e relazioni che siamo capaci di costruire, con una valenza ovviamente positiva.
  3. Chiarezza di obiettivi e risultati
    Creare e valorizzare il proprio «marchio di fabbrica» non basta per conquistare o fortificare la propria web reputation. È invece importante mostrare all’esterno, con chiarezza, i risultati già raggiunti, rendendoli misurabili mettendoli in relazione con gli obiettivi preposti.

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